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Psicofisica della Visione

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Psycophysics for vision science

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Anno accademico 2013/2014

Codice dell'attività didattica
MFN1450
Docenti
Prof. Luciano Fava (Titolare del corso)
Prof. Maria Pia Bussa (Titolare del corso)
Dott. Paola Iacomussi (Titolare del corso)
Prof. Giuseppe Rossi (Titolare del corso)
Corso di studi
[f008-c315] laurea i^ liv. in ottica e optometria - a torino
Anno
2° anno
Tipologia
Caratterizzante
Crediti/Valenza
6
SSD dell'attività didattica
FIS/07 - fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina)
Modalità di erogazione
Tradizionale
Lingua di insegnamento
Italiano
Modalità di frequenza
Facoltativa
Tipologia d'esame
Scritto ed orale
Prerequisiti
frequenza ai corsi di Fisica I e Fisica II
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Sommario insegnamento

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Obiettivi formativi

La psicofisica ricerca le relazioni tra stimolo fisico e risposta sensoriale. I metodi psicofisici rappresentano spesso lo strumento utilizzato per indagare e capire se e come il sistema sensoriale risponde. In ambito optometrico, le valutazioni dei vari aspetti della funzionalità del sistema visivo vengono spesso fatte attraverso un approccio psicofisico. Per questo motivo è necessario conoscere le procedure psicofisiche comunemente impiegate al fine di utilizzarle in maniera corretta per poter trarre conclusioni affidabili e significative.

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Risultati dell'apprendimento attesi

Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

conoscenza dei principi generali e delle metodologie della misura psicofisica con preciso riferimento all'ambito della percezione visiva e della misura della funzionalità visiva in presenza di spcifici stimoli.

Capacità di applicare conoscenza e capacità di comprensione (applying kowledge and understanding)

Capacità di scegliere e applicare diverse metodologie psicofisiche a problemi di misura della percezione visiva. Saper progettare e svolgere semplici studi sperimentali, analizzando e interpretando i risultati in forma scritta.

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Programma

 

  • Psicofisica come scienza per la misurazione delle relazioni tra evento fisico e risposta sensoriale: teorie e metodi. Cenno agli elementi fisici a cui risulta sensibile il sistema visivo e che danno origine alla sensazione visiva. La soglia assoluta e la soglia differenziale, teoria della detenzione del segnale, le leggi psicofisiche. Il concetto di soglia nella valutazione clinica del campo visivo.

  • Breve richiamo ad alcune nozioni sui meccanismi neuro fisiologici che sottostanno alla percezione visiva: l’interazione spaziale, risoluzione e sommazione temporale, risoluzione spaziale, adattamento.

  • Come applicare tecniche psicofisiche per la misurazione delle prestazioni del sistema visivo. L’acuita visiva e la sensibilità al contrasto. Prove pratiche sulla valutazione della acuità visiva e della sensibilità al contrasto, esame e costruzione degli strumenti di misura.

  • La percezione e il riconoscimento di oggetti: rapporti figura-sfondo,  cenni sulle teorie della percezione.

  • La percezione cromatica. Teoria tricromatica; cenni sulle teorie della percezione cromatica. Costanza del colore e illusioni percettive basate sul colore. Le discromatopsie. Prove pratiche per la valutazione della percezione cromatica.

  • La percezione della tridimensionalità. Strumenti e meccanismi monoculari e binoculari. La percezione dello spazio e visione binoculare: accomodazione, convergenza, rivalità retinica. Cenni sullo sviluppo della binocularità. 

Testi consigliati e bibliografia

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[1] William Abney. Researches in color vision. Longmans, Green - London. 1913. [2] Douglas R. Anderson. Automated Static Perimetry. Mosby-Year Book - St. Louis. 1992. [3] William J. Benjamin. Borish’s Clinical Refraction. W.B.Saunders Company - Philadelphia. 1998. [4] Paola Bressan. Il colore della luna. GLF Editori Laterza – Roma-Bari. 2007 [5] Antonio Calossi. La funzionalità visiva. Edizioni Scientifiche Lo Scarabeo - Bologna. 1991. [6] Clara Casco. Vedere. Bollati Boringhieri - Torino. 1992. [7] Adriana Fiorentini. Neurofisiopatologia dello sviluppo della visione. Bollettino di oculistica, 1994; 73-supp.43-8. [8] Richard L. Gregory. Occhio e cervello. Raffaello Cortina Editore - Milano. 1991. [9] David H. Hubel. Occhio, cervello e visione. Zanichelli - Bologna. 1988. [10] Dorotea Jameson, L.M. Hurvich. Handbook of Sensory Physiology. Visual Psychophysics. Springer- Verlag - Berlin. 1972. [11] Paul L. Kaufmann, Albert Alm. Adler’s Physiology of the Eye. Clinical Application. 10th Ed.Mosby - London. 2003. [12] Yves Le Grand. Misurement of the visual stimulus. In E.C. Carterette, & M.P. Friedman (Eds.) Handbook of perception (pag.25-55). New York: Academic Press. [13] Antonio Madesani. Luminanza e stress visivo. L’Oroptero 1986, 1:11-15. [14] AntonioMadesani. Sensibilità al contrasto quale metodo di indagine per chi guida autoveicoli. RIO 1991, 3:6-10. [15] Antonio Madesani. Cenni sullo sviluppo del sistema visivo e della binocularità. Professional Optometry 2003, 3: 6-24. [16] AntonioMadesani. Considerazioni sui limiti del potere risolutivo dell’occhio. Prof Optometry 2003, 7:16-18. [17] Antonio Madesani. Il sistema tricromate. Un modello semplificato di funzionamento. Prof Optometry 2004, 1:10-16. [18] Lamberto Maffei, Luciano Mecacci. La visione, dalla neurofisiologia alla psicologia. Biblioteca dell’EST Edizioni Scientifiche e Tecniche Mondadori - Milano. 1979. [19] David Marr. Vision: A Computational Investigation into the Human Representation and Processing of Visual Information. W. H. Freeman and Company - New York. 1983. [20] Luciano Mecacci. Identikit del cervello. Laterza - Roma-Bari. 1984. [21[ Thomas T. Norton, David A. Corliss, James E. Bailey. The Psychophysical Measurement of Visual Function. Richmond Products, Inc. – Albuquerque. 2002. [22] Franco Purghé, Natale Stucchi, Alessandra Olivero. La percezione visiva. Collana di Psicologia UTET Università – Torino. 1999. [23] Vasco Ronchi. The Nature of Light. Heinemann - London. 1970. [24] Steven H. Schwartz. Visual Perception. A clinical Orientation. 4th Ed. Mc Graw-Hill – New York. 2009. [25] Michael Wall, Alfredo A. Sadun. New Methods of Sensory Visual Testing. Springer-Verlag - New York. 1989.



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Note

Propedeuticità: nessuna. Gli esami prevedono una prova scritta basata su domande a risposta multipla (MCQ) ed una orale alla quale si accede avendo ottenuto risultato positivo nella prova scritta.

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Ultimo aggiornamento: 02/12/2014 11:26
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